Il Colle della Mira (130 mt) si staglia al centro di Torreglia e racconta la storia più antica del paese perché sulla sua sommità sorgeva anticamente – tra il X e l’XI secolo – una torre parte di un castello e poi divenuta posto di avvistamento.
L’ascensione al Colle della Mira è avvenuta per secoli principalmente attraverso via Mondonego e il Sentiero Carromatto, dal versante est, e da Vallorto dal versante ovest. Con le grandi trasformazioni urbanistiche del Novecento, il paese di Torreglia si è sviluppato ampiamente
nella valle, tanto che la costruzione della nuova chiesa parrocchiale risale solo ai primi del Novecento, come anche la realizzazione nell’assetto di strada carrabile dell’attuale Provinciale 43 - via Abate Barbieri.
Il percorso che inizia dalla Piazza Capitello e prosegue in direzione Castelnuovo, attraversa luoghi molto antichi dei quali l’assetto è rimasto immutato fino a circa un secolo fa. Per cogliere pienamente la bellezza e il fascino di quanto si incontra è dunque importante considerare le grandi
trasformazioni recenti e immaginare la configurazione passata.
Il Sentiero Carromatto costituiva l’accesso più diretto e principale al Colle della Mira, senza raggiungerlo con l’ampio percorso attuale della Provinciale. L’Antica Trattoria Ballotta è stata fino al 1605 la gastaldia (azienda agricola) dell’Eremo di Monte Rua raggiungibile a partire dal Sentiero Carromatto che poi continuava con un una semplice mulattiera, fino all’Eremo. L’attuale via Monte Rua infatti risale agli anni Trenta del Novecento nella vesta di strada carrabile.
Il Rio Calcina non era un gracile rigagnolo sovrastato dalla strada, bensì il corso d’acqua principale del paese che alimentava i mulini. L’accesso a Fonte Regina si può immaginare più ampio e solenne rispetto al nascondimento attuale, considerando che da secoli alimenta l’acquedotto
che conduceva fino a Montegrotto del quale sono visibili ancora dei resti.
L’approdo, da ovest, da “dietro” dunque, al cimitero e alla vicina prima parrocchiale ci porta al cuore della vita dell’antico paese di Torreglia. Vivendo tale percorso a piedi o in bici è possibile gustarlo meglio come viaggio nel passato, mentre in auto forse è bene fare più soste per non
tralasciare segmenti importanti di storia e luoghi che non hanno perso il loro fascino anche nell’attuale configurazione urbanistica.
Il percorso
Giunti a Torreglia da Galzignano Terme, da Abano Terme o da Montegrotto Terme, da
Piazza Capitello (1) che prende il nome dall’edicola di Benedetto Fiandrini che custodisce la statua di “Maria con il bambino” di Francesco Rizzi, donata da Jacopo Facciolati al suo paese natale, percorrendo via Mirabello si sale verso Castelnuovo, passando davanti alla novecentesca chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù (2).Più avanti, sula destra, si incontra la
Distilleria Luxardo (6) dove si può visitare il
coinvolgente Museo che ne racconta la ricca storia. Continuando, a destra si incrocia via Rina che porta alla sommità dell’omonimo monte e prima presso Casa Sacro Cuore (7) (ex Villa Cavalli).Proseguendo per via Facciolati si incontra il
Rio Calcina che scorre sulla destra e, salendo, il
Borgo dei Mulini (8) con a pochi passi l’incantevole Fonte Regina (9).Continuando a salire, si incontra sulla sinistra l’
antico Cimitero di Torreglia (10) con i suoi
cipressi secolari e, proseguendo sulla sinistra, per via Mondonego, si giunge sulla sommità del Colle della Mira (132 mt) dove sorge l’antica chiesa parrocchiale di San Sabino (11) e l’adiacenteEremo San Luca (12).
Le tappe
1. Capitello di Benedetto Fiandrini
2. Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore
3. Trattoria Ballotta dal 1605
4. Sentiero Carromatto
5. Targa Letteraria di Giulio Alessi
6. Distilleria e Museo Luxardo
7. Casa Sacro Cuore (ex Villa Cavalli)
8. Rio Calcina e Antichi Mulini | area verde
9. Fonte Regina | area verde
10. Cimitero con cipressi secolari
11. Chiesa parrocchia di San Sabino
12. Eremo San Luca