Sul Colle della Mira da Est

Il Colle della Mira (130 mt) si staglia al centro di Torreglia e racconta la storia più antica del paese. Sulla sommità di questo colle sorgeva anticamente – tra il X e l’XI secolo – una torre, parte di un castello poi divenuta posto di avvistamento. Alcuni elementi della torre sono stati riutilizzati
per la costruzione del campanile della chiesa dove, nel basamento, sono ben visibili dei grandi massi di trachite. Dalla presenza di questa torre, insieme ad altre simili – a Luvigliano e sul Castelletto – deriva il nome Torreglia, da turricla (piccola torre).
Ascendere al Colle della Mira, per la via-sentiero Mondonego, significa immergersi nella storia secolare di Torreglia che fino al Novecento si è svolta attorno a questo colle, raggiunto dalle persone dal versante est per via Mondonego o attraverso il Sentiero Carromatto, e dal versante ovest da Vallorto-Castelletto. Fino al Novecento, infatti, dobbiamo immaginare Torreglia come un piccolo paese quasi interamente costituito da abitazioni collocate sulle pendici colli e con la valle quasi totalmente spoglia e non urbanizzata. La presenza della chiesa sul Colle della Mira, la cui prima attestazione risale al 1076, esprime la rilevanza di questi luoghi come fulcro della vita del paese.

Il percorso

Il percorso inizia a valle, in via Mirabello – che prende il nome dal Colle della Mira –, davanti alla chiesa parrocchiale novecentesca del Sacro Cuore di Gesù (1). Imboccando la via-sentiero Mondonego, all’inizio sulla destra si incontra una targa in marmo che indica il luogo dove sorgeva la casa natale di Jacopo Facciolati (2), uno dei personaggi più illustri di Torreglia, sacerdote e letterato (1682-1769). Il luogo viene evidenziato anche dalla Targa Letteraria di Jacopo Facciolati (3), con una citazione inerente ai Colli Euganei.
Proseguendo, su via-sentiero Mondonego, si inizia a intravedere la prima villa presente sulle pendici orientali del Colle della Mira: Villa Pimbiolo-Zadra (4).
Continuando per via-sentiero Mondonego, con alcuni tratti un po’ ripidi e altri che permettono degli incantevoli scorci paesaggistici, giunti quasi alla sommità del colle, si incontra sulla destra il Sentiero Carromatto (5), imboccando il quale dopo pochi metri si arriva a Villa Gussoni-Verson detta “Abate Barbieri” (6). Vicino al cancello di ingresso della villa, si può leggere la Targa Letteraria dell’abate Giuseppe Barbieri (7). Il Sentiero Carromatto prosegue scendendo, con un tratto adatto al trekking, fino a sbucare nelle vicinanze dell’antica Trattoria Ballotta.
Ritornando su via-sentiero Mondonego, proseguendo si incontra sulla sinistra Villa Rosa-Prandstraller (8). Continuando ancora, si giunge al punto panoramico davanti all’antica chiesa parrocchiale di San Sabino (9), con il vicino Eremo San Luca (10), sulla sommità del Colle della Mira, da cui si può godere di un affascinante panorama.

Le tappe

1. Chiesa parrocchiale Sacro Cuore di Gesù
2.Casa natale di Jacopo Facciolati
3.Targa Letteraria di Jacopo Facciolati
4. Via-sentiero Mondonego | pedonale-ciclabile
5. Villa Pimbiolo-Zadra | privato
6. Sentiero Carromatto | trekking
7. Villa Gussoni-Verson, detta “Abate Barbieri” | privato
8. Targa Letteraria di Giuseppe Barbieri
9. Villa Rosa-Prandstraller | privato
10. Antica chiesa parrocchiale di San Sabino
11. Eremo San Luca | ospitalità