Ascesa al monte Rua

Il Monte Rua, con i suoi 416 mt di altitudine, è l’altura più consistente all’interno del Comune di Torreglia. Fin dall’antichità, già in epoca romana, sulla sommità del colle vi erano degli edifici di culto.

Dal 1334 è presente sulla sommità un Eremo Camaldolese che nei secoli ha vissuto alterne vicende di splendore e decadenza. Una particolarità è che si tratta di uno dei pochi Eremi della Congregazione Camaldolese di Monte Corona, nata da una riforma del 1520 dell’ordine benedettino-camaldolese a opera di Paolo Giustiniani (1476-1528). Tale particolare appartenenza dell’Eremo Santissima Annunziata del Monte Rua spiega la strettissima clausura e austerità vissute dagli eremiti di questo luogo, visitabile solamente in alcune occasioni particolari durante l’anno.

L’ubicazione dell’Eremo fa sì che dal versante di Torreglia sia impossibile scorgere le fattezze delle celle, la chiesa e gli altri edifici, che sono invece ben visibili dal versante sud, esposto al sole, cioè da Galzignano Terme. La presenza di un luogo abitato è segnalata dall’insolita sommità del colle con fitti abeti, a riparo dalle correnti d’aria provenienti dal nord.

Il percorso

L’ascensione al Monte Rua (416 mt) costituisce l’itinerario che intreccia, più di ogni altro, paesaggio, escursionismo, spiritualità e ospitalità. Si può partire addirittura da valle iniziando con via Mondonego, davanti alla chiesa parrocchiale novecentesca del Sacro Cuore di Gesù, ma è più comodo iniziare dal Colle della Mira dove sorgono l’Eremo di San Luca (1) e l’antica chiesa parrocchiale di San Sabino (2) e, più avanti, sempre su via Mondonego, l’antico cimitero (3) con i suoi cipressi secolari, passato il quale, scendendo si incontra Fonte Regina (4) vicino agli Antichi Mulini. Un parcheggio comodo è quello nei pressi del cimitero antico (via Facciolati).
Salendo, invece, per via Monte Rua si raggiunge l’Eremo Camaldolese. Lungo la strada si può ammirare una vegetazione ricca di castagni e si incontra, sulla destra, la casa di spiritualità Villa Immacolata (5), ex Villa Medin, davanti alla quale, a sinistra per via Scala, si può deviare per raggiungere il Roccolo Bonato (6). Prima di arrivare ai confini della proprietà dell’Eremo, sulla sinistra si incontra un monumento costituito da una grande croce in trachite, nelle vicinanze di un incantevole affaccio panoramico. Giunti all’Eremo Camaldolese (7), si può proseguire attorno alla cima incontrando, a un certo puto, una Targa Letteraria  di Concetto Marchesi (8) collocata su un’antica colonna, per poi arrivare al colle limitrofo il Roccolo (9), raggiungibile da via Roccolo che poi sbuca nella Provinciale 43, via Abate Barbieri (10), che ci riporta al cimitero antico, da dove è partito l’itinerario.

Le tappe

  1. Eremo San Luca | ospitalità
  2. Chiesa di San Sabino | orari di visita
  3. Cimitero antico con cipressi secolari (parcheggio)
  4. Fonte Regina | area verde
  5. Villa Immacolata (ex Villa Medin) | ospitalità
  6. Roccolo Bonato | su richiesta
  7. Eremo Monte Rua | clausura
  8. Targa Letteraria di Concetto Marchesi
  9. Il Roccolo | area verde
  10. Via Abate Barbieri – SP 43